le Donne resistenti
CHI SIAMO
Siamo donne che pensano di poter essere protagoniste e propositive. Abbiamo fondato l’associazione "le Donne resistenti" nell'estate del 2013 dopo aver avviato e portato a compimento diversi progetti nelle nostre esperienze personali e associative. Ci siamo presentate al pubblico udinese nello stesso autunno con un incontro-dibattito in occasione della pubblicazione del libro ”Le leggi delle donne che hanno cambiato l’Italia” quelle, che dalla Assemblea Costituente ai giorni nostri, hanno contribuito a cambiare la vita delle altre donne nel nostro Paese.
Pensiamo che il punto di vista delle donne sia fondamentale per lo sviluppo di ogni società e che ci sia un modo femminile di affrontare i problemi, molto efficace e complementare a quello maschile. Per questo riserviamo un’attenzione particolare ai problemi che, nel nostro paese e nel territorio, riguardano la vita delle donne, ancora non riconosciute, sottostimate, spesso vittime di violenza domestica, eppure capaci di dimostrare le tante doti che le contraddistinguono.
COSA FACCIAMO
Le nostre attività nell'ambito culturale, in collaborazione con enti, associazioni, istituzioni, vogliono esprimere proposte concrete di soluzione ai problemi attuali cercando di far emergere e sostenere le idee e i comportamenti positivi del presente e del passato e di superare opinioni e atteggiamenti stereotipati.
LE NOSTRE RECENTI ATTIVITA’
Nell'intento di favorire la partecipazione critica delle donne all'attuazione della legge sanitaria approvata dalla Giunta regionale del FVG nel 2014, l’associazione ha avviato un confronto con le Associazioni SNOQ Udine, Donne che guardano al futuro, Coordinamento donne CISL regione FVG, Donne e impresa di USR Confartigianato FVG che ha portato alla redazione di un documento condiviso sul territorio provinciale,approvato dalla Commissione regionale PPOO del FVG, e presentato all’Assessora alla Sanità FVG.
Ha attivato inoltre un coordinamento tra Associazioni e rappresentanze comunali della Provincia di Udine per l’applicazione sui territori di un protocollo antiviolenza provinciale che preveda l’istituzione del codice rosa presso i reparti di pronto soccorso come prima irrinunciabile azione positiva.
Ulteriori informazioni sulla nostra associazione sono reperibili su sito internet dell’associazione: