8 febbraio 2017

LE INSIDIE DELLA RETE: PRECAUZIONI D’USO

ore 18.00
Sala Polifunzionale Ex 5a Circoscrizione via Veneto, 164

Conversazione con Alessandra Belardini Dirigente della Polizia Postale del Friuli Venezia Giulia e con Luana de Francisco, giornalista del Messaggero Veneto

Il mondo digitale è ormai una realtà. Recenti statistiche rivelano che quasi l’80% della popolazione dell’Unione Europea si connette regolarmente ad internet, spesso con più di un dispositivo. La popolazione mondiale è stimata in 2.8 miliardi di persone, per un totale di 10 miliardi di devices connessi alla Rete. Indubbiamente, Internet e la tecnologia in generale offrono alla società contemporanea notevoli vantaggi e grandi potenzialità in tema di comunicazione ed informazione, ma anche sempre crescenti opportunità di commettere reati resi possibili, facilitati o anche soltanto amplificati dalla Rete.

Nonostante l’assenza di dati certi, è evidente che il cybercrime stia crescendo in termini di portata ed impatto, considerato che il numero degli attacchi e delle vittime, il livello di sofisticazione ed il danno economico sono in continuo aumento.

In un simile scenario, gli sforzi della Polizia Postale e delle Comunicazioni sono prevalentemente concentrati a contrastare lo sfruttamento sessuale di minori in Rete, sviluppando tecniche investigative sempre più sofisticate. 

Non va taciuto, poi, il ruolo determinante della Polizia Postale in tema di cyber-terrorismo, operando in perfetta sinergia con gli altri comparti di polizia ed intelligence deputati alla lotta al terrorismo, attraverso una strategia di monitoraggio e contrasto dei fenomeni di radicalizzazione in rete che prevede un forte investimento nelle tecnologie.

Ma la lotta al cybercrime in tutte le sue forme non può certo limitarsi all’aspetto repressivo.

Siamo assolutamente certi che, rendendo consapevoli i cittadini delle varie vulnerabilità e le possibili minacce, educandoli a proteggere meglio se stessi, i loro figli ed i dispositivi con cui accedono ad internet, vedremo anche diminuire il numero delle vittime del cybercrime, e con esso anche il numero dei crimini commessi on line o per il mezzo di strumenti elettronici.